Giovedì 14 dicembre sono stata intervistata da Radio Venezia per parlare dell’importanza di una corretta alimentazione per:
- Prevenzione malattie cronico degenerative: malattie cardio vascolari, metaboliche (obesità, diabete), neoplastiche
- Migliorare il tono dell’umore
Vi metto il link è qui troverete un articolo in cui tratto e approfondisco quello che ho spiegato in radio.
https://www.facebook.com/radiovenezialivesocial/videos/2050448731859344/
Qualche dato:
- In Italia un terzo della popolazione adulta è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa, complessivamente il 45% dei soggetti di età superiore ai 18 anni è in eccesso ponderale
- Circa il 21% dei bambini sono in sovrappeso e il 10% obesi
- La prima causa di morte nel mondo sono le malattie cardiovascolari
- Dagli anni ’80 ad oggi i tumori sono duplicati
- Si assiste a un incremento dell’incidenza di tumori infantili dell’1,5% annuo
È ormai appurato che la nutrizione sia in grado di alterare lo stato di salute della popolazione.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità pone l’accento sul ruolo delle scorrette abitudini alimentari, insieme a uno stile di vita sedentario e all’abitudine del fumo di sigaretta, come fattore di rischio per l’insorgenza di malattie croniche degenerative.
È stato dimostrato che anche l’attività fisica, svolta in maniera lineare e continuata, è associata a un significativo decremento di insorgenza di malattie cardiovascolari, neoplastiche, metaboliche. 30 minuti di attività fisica di tipo moderato al giorno riduce del 30-40% la mortalità per le malattie cardiovascolari.
Solo il 5-10% delle cause di tumore sono di tipo genetico, mentre ben il 90-95% sono cause di tipo ambientale, di cui ben il 60-65% è determinato dallo stile di vita: alimentazione, fumo, alcol, stress. Quindi, i tumori possono essere prevenibili.
È importante quindi la scelta adeguata degli alimenti in base alla loro qualità molecolare e composizione di nutrienti. Infatti, il sangue modifica la sua composizione in rapporto agli alimenti ingeriti e assorbiti. La salute nasce nell’intestino, il secondo cervello.
Seguendo un corretto stile di vita, dato principalmente da un’alimentazione consapevole è possibile prevenire sia a livello primario, cioè mantenendo le condizione di benessere ed evitare lo sviluppo di malattie sia effettuare prevenzione secondaria e terziaria, ossia interviene in soggetti a uno stadio iniziale e asintomatico della malattia o mirare al controllo e al contenimento degli esiti più complessi di una malattia.
Nella vostra tavola non devono mai mancare:
- Cereali integrali, ricchi di fibra, vitamine e sali minerali che vengono scartati nei cereali e nelle farine raffinate (riso bianco, farina bianca 00) nei processi industriali che eliminano la cosiddetta crusca, la parte viva del chicco, per aumentare la conservazione dell’alimento, che senza vitalità non scadranno mai. Scartando il germe del chicco vengono eliminate anche le sostanze utili antinfiammatorie.
- Frutta secca e semi oleosi (lino, chia, girasole, sesamo, ecc), ricchi di acidi grassi polinsaturi tra cui gli omega 3 (antiinfiammatori, protezione del sistema circolatorio e dello sviluppo cognitivo) e sali minerali. Sono alimenti energetici, ideali per gli spuntini anche prima dell’attività fisica. È stato dimostrato che il consumo giornaliero di frutta secca porta a una diminuzione del rischio di mortalità del 20%.
- Verdura, importante insieme alla frutta per il suo contenuto di fibra che deve aggirarsi intorno ai 30 grammi al giorno. La fibra riduce la velocità di assorbimento del glucosio e dei lipidi tra cui il colesterolo, così da mantenere più stabili i livelli di glicemia e insulina; stimola il senso di sazietà abbassando il senso di fame; è un ottimo apporto di prebiotici fondamentale per la corretta funzionalità del microbiota intestinale; riduce l’incidenza di cancro al colon retto e contiene molte vitamine, antiossidanti e modulatori genici, molecole che agiscono sul DNA, sviluppando resistenza al sovrappeso e obesità, attivando un’espressione genica con produzione di enzimi in grado di gestire il metabolismo glucidico e lipidico.
- Legumi, con un buon apporto proteico, anch’essi ricchi di sostanze antiinfiammatorie e fibre solubili. Riducono i livelli di colesterolo e prevengono l’ipertensione.
- Olio d’oliva extravergine, costituito in prevalenza da trigliceridi contenenti acidi grassi monoinsaturi, quali l’acido oleico, è ricco di vitamine A, B, C, D, E, K, ferro. Contiene antiossidanti che prevengono l’aterosclerosi e le malattie degenerative e polifenoli, tra cui l’oleuropeina, che agisce come antibiotico e rinforza il sistema immunitario. 1 cucchiaio di olio d’oliva modifica l’espressione di 200 geni.
- Cioccolato fondente, fa bene al cuore grazie al suo contenuto di polifenoli, catechine e epicatechine, modulatori genici, molecole attive sul DNA, date dal gusto amaro che proteggono il sistema vascolare, che intervengono nel combattere l’infiammazione cronica dei tessuti del sistema circolatorio. La feniletilamina aiuta la concentrazione e sostiene la melanconia. Aiuta anche per il controllo della fame.
- Erbe aromatiche e spezie al posto del sale, ricche di sostanze infiammatorie, per difendersi dalle condizioni climatiche hanno dei sistemi di difesa utili anche per il nostro organismo come gli antiossidanti.
- Corretta idratazione perché la digestione avviene nell’acqua. Almeno un litro e mezzo di acqua al giorno da bere anche prima, durante e dopo i pasti per mantenere ben idratate le nostre cellule.
Consiglio 5 pasti al giorni per mantenere stabili i livelli di glicemia e insulina, l’ormone responsabile dell’accumulo di glucosio nel tessuto adiposo e nel fegato. 3 pasti principali e due spuntini.
Importante è anche la varietà per garantire all’organismo il maggior numero possibile di sostanze benefiche, per esempio consumare nell’arco della giornata frutta e verdura di tutti e cinque i colori per garantire l’introduzione di diverse sostanze nutraceutiche che lavorano in sinergia per mantenere la salute.
Per quanto riguarda l’umore, l’American Health Organization ha dichiarato che lo zucchero aumenta tutti i fattori di rischio cardiovascolare (tg, col, obesità), tanto che si consiglia di non far assaggiare lo zucchero ai bambini nei primi due anni di vita perché crea dipendenza dato che a loro piace molto l’intensità del dolce che gli ricorda il latte materno.
Gli zuccheri attivano le aree cerebrali coinvolte nella dipendenza tanto quanto le droghe. Vi riporto uno studio fatto su dei topi a cui veniva fatto percorrere un labirinto al cui arrivo c’erano dei biscotti di una nota marca americana o dell’eroina; i topi correvano nello stesso modo alla meta, avendo gli stessi sintomi per lo zucchero e per la droga.
Gli zuccheri infatti provocano depressione e ansia , al contrario gli omega 3 e una corretta alimentazione si è visto essere più efficaci dei farmaci nella cura e gestione della depressione.
Per questo mangiare bene, un’alimentazione equilibrata affiancata alla costante attività fisica si riflette sul tono dell’umore perché aumentano i recettori che fanno sentirci felici, quali la dopomina e la serotonina.