La stagione delle arance sta per finire, le troviamo da novembre fino ad aprile. Ma possiamo farne scorta per i mesi estivi?
Le arance rosse sono considerate dei Logevity Smartfood, insieme a asparagi, caci, capperi, cavoli rossi, ciliegie, cioccolato fondente, cipolle, curcuma, fragole, frutti di bosco, lattuga, melanzane, mele, peperoncino, patate viola, prugne nere, radicchio, tè verde, uva. 
Cosa sono i Longevity Smartfood? L’IEO (Istituto Europeo di Oncologia) ha radunato questi 20 alimenti più comuni che possiedono buone quantità di sostanze mimetiche del digiuno, capaci di influenzare le vie genetiche della longevità nello stesso modo in cui agisce la restrizione calorica. E’ stato provato, infatti, che la restrizione calorica, allunga l’esistenza di tutti gli esseri viventi.
Le ricerche hanno evidenziato come le sostanze mima digiuno contenute in questi alimenti possano andare a innescare un processo simile a quello provocato dallo stress biologico dello scarso apporto di cibo. In pratica, vengono attivati dei geni in grado di aumentare la sopravvivenza delle cellule e viene inibita l’espressione dei geni dell’invecchiamento cellulare, che spingono anche alla proliferazione cellulare con maggiore incidenza di neoplasie e all’accumulo di grasso, con conseguenti malattie neuro degenerative correlate.
Le molecole mima-digiuno ingannano il DNA, vanno a modificare la cromatina, la struttura che lo costituisce, andando a spegnere i geni dell’invecchiamento, in particolare Tor, che se espresso fa crescere e proliferare le cellule. Con il digiuno Tor tace e viene bloccata l’iperproduzione di energia, il ricambio cellulare e l’accumulo di grasso dato dal troppo cibo. Viceversa, si attivano i processi di manutenzione cellulare e riparazione di cellule e tessuti grazie all’espressione di geni appartenenti alla famiglia Sirt, che vanno a costituire le vie della longevità, codificando la produzione di una classe di proteine, le sirtuine. Le sirtuine attivano una cascata di eventi molecolari che fanno vivere di più la cellula: aumentano la sensibilità all’insulina, con minor rischio di diabete; spostano le riserve di grasso dalle cellule del tessuto adiposo al sangue, per essere convertite in energia.
Le antocianine, le molecole che donano il colore porpora o blu alle arance rosse, ai frutti di bosco, alle patate viola, al cavolo cappuccio rosso, al radicchio, sono molecole mima-digiuno che hanno questo ruolo nell’attività antiproliferativa delle cellule tumorali, andando a inibire Tor.
Le arance rosse di Sicilia sono un pozzo di sostanze benefiche per il nostro organismo e troviamo soprattutto le antocianine, con un ruolo protettivo su tutti il sistema cardiovascolare.
Nelle arance, anche bionde, troviamo anche carotenoidi, oltre 200 tipi di polifenoli, magnesio, potassio, selenio, vitamina C.
Delle ricerche effettuate sui topi hanno dimostrato come il succo di arancia rossa vada a stimolare i geni legati alla longevità e impedisca l’accumulo di grasso, modificando il profilo lipidico, portando addirittura a una diminuzione dei livelli di trigliceridi e colesterolo.
Attualmente allo IEO è in corso il progetto STAR (Smart Trial Arancia Rossa), una sperimentazione con delle donne volontarie operate di tumore al seno, sottoposte a terapie con effetto collaterale di ipercolesterolemia e aumento di peso, per stabilire un dosaggio di succo di arancia in ottica di prevenzione dall’obesità.
Una bella spremuta di arancia è un toccasana, ma dobbiamo berla subito altrimenti man mano i composti si ossidano e perdono efficacia.
Invece, possiamo fare scorta di spremuta e conservarla in freezer perché le antocianine resistono bene al congelamento.